domenica 2 ottobre 2011

Strappo alla regola ... surfcasting invernale ... ogni tanto ...

Quando con una canna da 3 oz , un Angel Kiss 140 , o uno shad da 60 grammi non si sta in pesca , ecco che ritorna una nuova passione , il surfcasting.
Questa  è stata una delle mie prime tecniche di pesca praticate che ,  con condizioni estreme , può fare davvero la differenza.


Infatti , molti dei miei amici , durante i periodi invernali , mutano da spinner a surfcaster.
All'occorrenza , si rispolvera subito l'attrezzatura , qualche piombo c'è sempre , qualche montatura già pronta pure , manca solo il mare , e i pesci , che ovviamente dovranno stare dalla nostra parte.
I picchetti li porta l'amico , le esche un altro ragazzo , e almeno la roba da mangiare la porto io!
Qualche sarda , a volte cefalotti vivi , seppioline , calameretti , l'immancabile cannolicchio , americano , bibi , coreano , arenicola , non manca niente!
Si parte , alla ricerca di una spiaggia a bassa energia , dove poter fiondare lontano il nostro piombo.
Si individuano i punti , che come per lo spinning sono fondamentali per catturare , e si inizia una lunga ( a volte) attesa.
Sempre pronti a guadrare ogni minimo spostamento del cimino , una piccola tocca , e tutti saltano in piedi.
Ricordo con piacere , un episiodio che avvenne due anni fa , quando durante una tempesta , nei pressi di una piccola foce , grazie ad un vispo cefaletto vivo , riuscì a prendere una grossa spigola di 3 kg.
E' da tanto che non ricapitano cose simili , ma ugualmente facciamo nuotare il nostro cefaletto in ogni sessione di pesca.
Quando inneschiamo la sarda , il gronco non manca mai , sempre a farci illudere , che dall'altro capo della lenza ci sia una grossa spigola...
Durante le gelide giornate invernali , quando spira una forte tramontana , che ci irrigidisce , rendendoci complicato a volte , anche girare la manovella del nostro mulinello.
Un panino , una cocacola , risate tra amici , magari un falò , sono tutte scuse per tornare indietro di qualche anno , ricordando con piacere le numerose avventure trascorse , il freddo preso , le onde che ci bagnavano ad ogni recupero , e mia madre che voleva la telecronaca al cellulare , facendomi come sempre , il quarto grado!

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